UBIS, Anna Maria Ricco: La fiducia alla base dello smart working

La strategia complessiva di UniCredit su collaboration e smart working permette di creare sinergie con le risorse materiali e immateriali del Gruppo, come se non esistessero barriere o distanze fisiche.

Il gruppo bancario sta implementando un ambizioso progetto di riorganizzazione degli spazi per allineare il lavoro d’ufficio alle tecnologie di mobilità e collaborazione. Le tecnologie hanno una funzione chiave nell’efficienza operativa. E l’approccio è essenzialmente “phygital”. In UniCredit, lo smart working viene concepito anche attraverso una riorganizzazione degli spazi, disegnati per rispondere al meglio alle molteplici esigenze lavorative. Il progetto è focalizzato sull’ottimizzazione degli spazi occupati e sulla collaborazione virtualizzata che le nuove tecnologie rendono finalmente possibile, come spiega Anna Maria Ricco, Head of Real Estate Italy di UniCredit Business Integrated Solutions. «Il principio guida che orienta lo Smart Working in UniCredit si basa su una nuova concezione degli spazi, disegnati per rispondere al meglio alle molteplici esigenze lavorative. ll primo passaggio da fare a livello manageriale è quello di adottare uno stile di leadership centrato sugli obiettivi e non sul controllo. La fiducia è l’elemento chiave di tutto l’ecosistema di smart working, che si articola poi nella libertà di scelta dello spazio di lavoro. Il modello adottato dal nostro Gruppo identifica tre macroaree principali: la workstation area, la communication area e la functional area. La prima presenta le postazioni di lavoro all’interno dell’open space ma anche, per esempio, sale per attività che richiedono silenzio e concentrazione oppure aree di co-working per il lavoro in team. La communication area invece definisce gli spazi dedicati alle riunioni e alle videoconferenze, mettendo a disposizione le tecnologie più avanzate. A queste si aggiunge infine anche la functional area in cui sono compresi tutti gli spazi “utili” come per esempio armadietti personali e copy center. L’obiettivo è offrire ambienti sempre più flessibili ed efficienti, equamente bilanciati per supportare il lavoro individuale e in team ma anche la condivisione e i momenti di socializzazione e relax (Kitchenette). Il progetto Smart Working è giunto ormai a una fase matura: nel il primo trimestre 2015 sono circa 2.100 i colleghi già coinvolti a Milano, Monaco, Torino e Bologna, per arrivare a un totale di circa 23mila persone entro il 2018 (alle citate città si aggiungeranno Verona, Francoforte, Amburgo, Vienna e Istanbul)».

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