IoT e Smart City: la città smart non si può fare da soli

#dmSmartThings La Tavola Rotonda di Data Manager con CLUSIT, IDC Italia, Comune di Genova, Comune di Milano, Data Reply, Engie, Grandi Navi Veloci, Lombardia Informatica, Motorola Solutions, Parco Nord Milano, SEA – Aeroporti di Milano, Nugo Spa – Gruppo Ferrovie dello Stato

 

La smart city al centro della Data Economy e della Passenger Economy. La città non è un contenitore, ma una piattaforma. IoT e 5G sono legati a doppio filo. La capacità di banda è un punto critico. Le reti sempre più a supporto dell’infrastruttura, non più solo delle semplici linee dati. Operare sulla tecnologia invisibile delle reti significa connettere dati in modo semplice, facile e aperto, abbandonando vecchie logiche monopolistiche. Il concetto di smart city si evolve verso un ecosistema di edifici, infrastrutture, reti di trasporto fisiche e logiche, dati processati on the edge da sensori intelligenti, smartphone e automobili comprese. Alla malta e ai mattoni, si sostituisce un impasto di fibre ottiche, capacità di calcolo, sensori e big data. L’IoT diventa fattore abilitante dei futuri modelli di urbanizzazione e come piattaforma condivisa di servizio finalizzata alla crescita economica e alla qualità della vita. Sostenibilità e resilienza sono le parole chiave. Energia, Trasporti, Sanità sono i gangli vitali della trasformazione della città. E in questi settori si registrano gli investimenti maggiori.

Quale sarà il modello di sviluppo?

Le nostre città diventeranno generatori di dati e motori di analisi Big data: saranno in grado di comunicare con noi, mandarci segnali sul nostro stato di salute e informazioni sull’ambiente che ci circonda.
Le separazioni tradizionali tra spazio fisico e spazio virtuale, tra luogo del lavoro e del tempo libero, tra alto e basso, tra centro e periferia saranno completamente ridisegnate. Così, periferico sarà sinonimo di tutto ciò che non è connesso e integrato all’ecosistema – e centrale – tutto quello che è collegato alla piattaforma smart city. Secondo i dati di IDC, nel 2018, le principali città del mondo svilupperanno una strategia di piattaforma IoT per la smart city per connettere dispositivi, raccogliere e gestire dati, implementando rapidamente nuove soluzioni e creando una visione unificata di città che vada oltre il concetto “tecnico” di città digitale. In questo contesto i progetti vincenti saranno quelli che metteranno al centro la sicurezza e nuovi modelli di partnership tra pubblico e privato. Perché non si può fare la città smart da soli. E perché la città intelligente è di più della somma delle singole infrastrutture abilitanti, ma riguarda i luoghi della vita delle persone.

Chi ha partecipato?

La Tavola rotonda si è svolta nello spazio Oxy.gen Zambon di Bresso, la struttura a forma di bolla d’aria, nata da un’idea del Gruppo Zambon Pharma e realizzata dall’architetto Michele De Lucchi. Sintesi perfetta del connubio tra ambiente e innovazione. Hanno partecipato: CLUSIT, IDC Italia, Comune di Genova, Comune di Milano, Data Reply, Engie, Grandi Navi Veloci, Lombardia Informatica, Motorola Solutions, Parco Nord Milano, SEA – Aeroporti di Milano, Nugo Spa – Gruppo Ferrovie dello Stato.

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